come farlo. Quando si disputò a Cambray noi dovevamo avere il torto, ma nel 1570 quando Cosimo I sostenne l'indipendenza della Toscana dall'Impero in faccia al re di Spagna per giustificare l'accettazione del titolo di Granduca che gli aveva concesso Pio V le ragioni che rilevò erano bonissime (Galluzzi lib. III cap. 6 t. II p. 122).
2. Simile a questo è un altro opuscolo Nicolai Hieronymini Gundlingii Christi ecc. De iure Augustissimi Imperatoris et Imperii in magnum Etruriae ducatum commentatio, quam triplici indice diplomatum autorum et rerum copiosissimo nec non historia fatorum doctrinae de finibus Sacri Romano Germanici Imperii instruxit Henricus Gottlieb Francus. Lipsia ex officina Langenhemiana 1732 in 4° di p. 230 senza la prefazione che ne contiene 24 e gl'indici. L'opuscolo è distinto in tre capitoli:
il primo De iuribus Imp. et Imperii in m. Etrur. ducat cum factis species de subiectione Tusciae inque primis Florentiae
il secondo Discussio eorum, quae de Florent. libert. ex iure obiiciuntur
il terzo Discussio eorum quae ex facto pro Florent. libert. obiiciuntur.
Da questa sola indicazione dei capitoli si rileva essere il secondo una semplice ristampa del primo con più la prefazione già detta, e gl'indici. In questa prefazione si enuncia che lo scritto del