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[Dal 10 gennaio]
Gundlingio era divenuto raro [...] e si enuncia con altri scritti relativi a questa controversia (p. 20, 21) non meno che con alcuni prodotti a favore dell'Imperatore e de' suoi diritti sopra l'Italia (in Roma, in Comacchio, in Parma, in Milano, Mantova, Genova ecc.) e sopra altri stati ancora. Del resto qui s'impugna la memoria francese sulla libertà di Firenze che accennerò altra volta, il di cui autore si chiama per dispregio dal Gundlingio Farsone, usando contro di lui dell'espressioni un poco troppo dure. Questa controversia risvegliò lo studio della storia patria purificata dalle favole, e servì a schiarire con critica i fatti delle cose italiane meglio di quello che fino allora si fosse fatto. Questo libro, e gli altri di cui parleremo schiariscono alcuni punti, e mettono in filo gli annali toscani meglio di quello che prima avessero fatto i nostri cronisti, i quali benché più vicini alle cose, e con minor penuria di documenti anteposero le favole alle verità.
Tempo coperto.