di tante asprissime pene cocenti sofferte per quasi 18 mesi continovi. Altrimenti non potrò sperare ricompensa se non da Dio. So ch'Egli è giusto, e lo sento, e lo intendo più di quello, che intendo me. Se il cuore degli sposi è puro, come mi lusingo, goderanno loro stessi della mia felicità. Se non lo è, o se non si manterrà tale averanno dei rimorsi, o prima, o poi, ma questi rimorsi non daranno a me piacere, perché aborro la vendetta, anco quando la malizia me la dipinge nel più dolce aspetto.
Forse sono troppo timoroso, ma il timore mi ha prodotti, e mi ha tolti dei mali. Se dovessi tornar da capo, che farei? Sapendo la fine delle cose, poche se ne principierebbero. Dunque ha fatto bene la Provvidenza a gettare un velo sull'avvenire, e tutto ciò che si principia con buona idea contenta questa rimembranza assaissimo sempre.