delle scene patetiche, e singolari a chi non entra nello spirito della gioventù. Amerei di sapere se quando i nostri costumi erano meno delicati, quando le bevande deliziose d'America non si erano a noi communicate, quando si anteponeva il vigore, la robustezza, a quelle molli maniere che piacciono adesso nel bel sesso, il quale oggi mai si ama di trovare piuttosto sempre infermiccio, che costituito all'atletica, le convulsioni, i vomiti, i vapori, le languidezze, le inedie regnassero sì largamente. A me ora fanno molta impressione certe macchine femminili, che mi paiono sconcertate, e guaste, e temo che molto influiranno sulle generazioni che da loro si devono propagare, o che preparino a quell'individui che ne sono vestiti o una corta vita, o una vecchiezza debole, ed infelice. Ma potrei ingannarmi, e vi vuole un corso di vita più lunga di quella ch'è toccata all'uomo per verificare certe osservazioni.
Tempo bello.