Febbraio
Febbraio 1782.
ø A dì 1° detto venerdì.
Quando si deplorano le proprie disgrazie, sempre se ne possono trovare delle maggiori vicine a sé, che opprimono i nostri simili. Ma questo è piccolo sollievo, ed un sollievo che consola più la mente, che il cuore. Almeno in me succede che sia persuaso nell'intelletto, e tranquillo, e che non di meno mi palpiti, si scuota, si serri in petto il mio cuore quando qualche cosa mi gravita, o vivamente mi colpisce nell'anima.
Tempo vario, piovoso.
o A dì 2 detto sabato.
Il brio, la felicità è nel sangue. Io me ne persuado intieramente a vedere nelle Mantellate da 18 o 20 ragazze quasi tutte infelici per un motivo, o per l'altro, che non di meno si rallegrano il più del tempo, scherzano, saltano, cantano come se fossero le più contente creature della terra, ed inspirano l'allegria innocente negli altri. Ogni tanto poi scosse dalla riflessione del loro stato piangono, entrano in collera, cadono in convulsioni, e rappresentano