gli hai moltiplicati all'infinito sopra altri mondi, che leggi nel mio cuore, come nel cuore dei re più potenti, degli uomini più giusti, come in quello degli empi, che conosci la virtù, ed il vizio negl'ultimi suoi recessi, che non puoi ingannare né il credulo, né l'incredulo, che sei soggetto ad esser dipinto con quei colori, che sceglie l'ignoranza, l'impostura, l'errore, che senza fallo disapprovi di non esser conosciuto per quello che sei da quelli, che fanno loro interesse il nascondere la verità, o il mascherarla, prestami aiuto, coraggio, compassione, se la merito, o almeno perdono, e consiglio se ti offesi senza volerti offendere, e mancai alle tue leggi strascinato da ignote perverse forze, se non ti conobbi, e non ti amai quanto potevo, e dovevo,