si è curato, per troppa fretta, di rivedere a sangue freddo, e di porla sotto l'occhio di persone capaci. Oggigiorno non si amano le storie sul gusto del Guicciardini, non si stima il racconto del torbido, e tortuoso raggiro dei gabinetti, e si vuole che più sieno le cose che le parole. Cresciuti i fasti del mondo, se tutt'i paesi come la Toscana somministrerà cinque grossi volumi di parole, la storia di Europa non sarà intiera in mille tomi. Ma non ostante tutta questa critica vi è del buono, e molto s'impara, ch'era avuolto in densa misteriosa oscurità. Franco è l'autore, e con pochi riguardi se non verso il fine, perché le cose sono troppo recenti per poter dir tutto. Un uomo di senno s'istruirà in questa lettura, ed un toscano vedrà un quadro del suo paese che non aveva mai visto.