Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VIII (1780)

Volume Ottavo » Diario » D 8 » [Dal 13 febbraio] » p. 1347

o A dì 16 detto mercoledì.

Non ho applicato alle mattematiche nella gioventù quanto dovevo, né ora le possiedo a segno di potermene far merito, e se ne conosco il loro debole, non ostante mi scandolezza che il buon Fenelon scrivesse ad un giovane che dirigeva "di non lasciarsi incantare dalle lusinghe diaboliche della geometria, che averebbero estinto in lui lo spirito della grazia" (Opere spirituali di Fenelon t. III lettera 148 appreso d'Alembert nell'Elogio p. m. 138) come se la grazia non sapesse vincere le cose umane vittoriosamente, come se tutto quello ch'è vero fosse nemico della Prima Verità, ch'è l'autore della Grazia, come se... Ma bisogna perdonare anche ai mistici le loro pretensioni, quando si perdonano a tante altre professioni, che hanno per oggetto cose tanto più basse di quelle di cui essi si occupano. Sebbene questo medesimo gli dovrebbe far essere più umani, e più illuminati di quello, che sovente si mostrano.

Tempo un poco nuvoloso.