Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Maggio » p. 168

gustosi ho genio di notarli per rammentarmi quei beni innocenti che godo alla giornata.

Pare che quest'Efemeridi sieno più estese di quello che m'ideavo, ma che importa, se già provo i buoni effetti di questo mio uso, che sarebbe bene che avessi molto prima incominciato? Rileggo con utile, e soddisfazione i fogli che ho scritti, e se questi contenessero la serie delle mie applicazioni giornaliere di un tempo, degli avvenimenti del mondo, di certi pensieri che mi nascono alcune volte, di alcuni piccoli accidenti, quanto sarei contento di trovare in essi la storia di me medesimo fino da' più verdi anni? Quivi scrivendo ragiono meco stesso come farei con un'altra persona, ma senza circospezione, e con animo al sommo sincero. È questo un balocco puerile? Ma che cosa vi è nel mondo che tale non possa apparire agli occhi di un Democrito? E quando alcuno trova in qualche soggetto, se non buono almeno indifferente, la propria soddisfazione, deve cercar d'altro per non far ridere gli sciocchi?

Ieri pregai l'auditore Benedetto Moneta che scrivesse a Vienna ad alcuno de' suoi amici, acciocché venisse patrocinato il mio affare. La prudenza vuole che non si trasandino alcune diligenze per far riuscire il suo intento. Del resto il tutto è in mano della Provvidenza.