Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Febbraio » p. 51

e dell'amicizia io conosco pochi pari a lui. Dio volesse che potessi godere della conversazione di questo galantuomo. Ma egli non esce di Pisa, e sono 14 anni che non era venuto in Firenze.

Dal detto padre ho saputo che Paolo Celesia genovese, col quale coabitai in Pisa, e contrassi stretta amicizia, sia precipitato. Egli dalla sua repubblica fu mandato a Londra, di dove è stato richiamato per aver traditi gl'interessi della medesima

Le sue avventure, per quanto mi ha detto, sono un romanzo, ma quando ne saprò accertatamente le circostanze averò piacere di notarle in questi fogli. Questo giovane aveva un gran talento, ma era così deforme di viso, a motivo del vaiolo, e così malfatto di vita che metteva orrore a chi per la prima volta lo mirava. Non ostante ha trovate donne che lo hanno amato con fare ancora dei sacrifizi per lui. Ciò prova che moltissime volte innamora più lo spirito che la bellezza.

ø Domenica a dì 3 detto.

Sono stato a pranzo dal canonico ... Lucattini ove vi era il signor Lodovico Baltiani suo cugino, che va console delle Maestà Loro Imperiali a Napoli.

I miei flati mi tormentano. Dio sa quello che mi è per succedere. Io spero bene perché questo è per me un tempo critico per mille motivi che non devo porre in carta. Sono sull'espettativa che si verifichi il detto che doppo il tempo cattivo ne viene il buono.