ø Venerdì a dì 18 detto.
Si è fatto molto freddo. Ciò mi rende molto inattivo. Si aggiunge ancora un certo intormentimento di capo, che da tre giorni in qua m'incomoda assai. Forse è un effetto d'indigestione, o di un tramontano che ha fatto molto rinfrescare la stagione togliendo gli umidi, e le nebbie che da più settimane in qua coprivano la nostra atmosfera.
ø Sabato a dì 19 detto.
In questo giorno mi è venuto il capriccio di distendere alcune idee per formare una perfetta repubblica sull'esempio di altri, che hanno fatto il simile.
Io non voglio esser politico, ma mi diverto immaginando un sistema di governo che possa correggere i difetti di quei che sussistono in Europa. Questa mia fatica può darmi dei lumi per approfondire certe massime di politica utili all'umanità. Il filosofo gode nell'immaginare dei mezzi per far vivere felicemente i suoi simili.o Domenica a dì 20 detto.
È principiato il corso delle maschere alla piazza di Santa Croce. Io vi sono intervenuto, e doppo sono stato al teatro all'opera. Questi si chiamano divertimenti. Io che seguo il costume e faccio quello che fanno gli altri per compiacenza,