un brucio ad un elefante. È una presunzione il dare ad intendere di scrivere sulle pedate del Presidente. Il libro contiene certe cose generali distribuite in alcuni capitoli, e scritte alla semplice, senza che possino risvegliare la fantasia del lettore a pensarvi sopra un momento. In quanto a me la più sicura massima politica credo che sia questa: di far cioè il maggior bene possibile allo stato che si governa con apportare il minor danno che si può a' membri di esso, ed agli altri popoli con i quali ha delle relazioni. Doppo questo io stimo poco i libri politici in generale, perché veramente non vi è forse stato nissun ministro che sia diventato abile nella lettura di essi, e perché se insegnano il vero, di rado i loro sentimenti sono abbracciati per disgrazia dell'umanità. I particolari di rado conoscono i loro veri interessi, ed i ministri quelli del loro padrone. I precetti morali che fanno un uomo virtuoso, fanno anche un retto politico, perché le leggi che sono fatte per regger noi prese in grande servono per regolare qualunque stato. Solamente la storia può fare un uomo di Gabinetto senza legger altro.
Questa sera mi sono appaltato in via della Pergola all'opera. Il teatro è di moda, onde bisogna fare quello che fanno gli altri nelle cose che non sono patentemente cattive. Per l'altra parte gli spettacoli sono di mio genio, benché la musica non mi tocchi molto.