Antonio Bonini, il quale custodiva molte piante nel Giardino dei Semplici di Santa Maria Nuova. Prendo quivi il doronico maggiore, ne levo una foglia, lo mostro alla tazza, e subito si velò il lustro, come fa il vino ghiacciato in un bicchiere; si tolse via con un panno quel velo, e si rinovò la prova con tre altre sorti, e a tutte faceva l'istesso. Feci pigliare alcune di quest'erbe al suddetto signor Buonini, e subito ci portammo a Palazzo a Sua Altezza et alla sua presenza si fecero le prove di nuovo con mia più che grande soddisfazione, quando egli allora mi ordinò che andassi a pigliare della lattuga; corro in Boboli, e ne porto due cesti; Sua Altezza allora di sua mano ne schiantò un tallo, essendo appunto tallita, lo mostra alla tazza, che immediatamente fece l'istesso effetto di velarsi, come aveva fatto con l'erbe velenose. E più notar si deve l'accortezza di questo gran principe degna di farne memoria, che poi con una risata disse: 'tutte quelle erbe che producono latte, fanno l'istesso effetto' ecc.". Questo racconto mostra