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[Dal 16 marzo]
Gordiano Affricano, di Vaballato, di Zela ecc. ma gli parve di aver già troppo allungata la sua memoria. Io osservo che lo studio delle medaglie esige una cognizione meccanica, ed una cognizione scientifica. La meccanica consiste nella pratica di leggere le medaglie, conoscerne la rarità, il tempo a cui possono appartenere ecc. La scientifica riguarda la spiegazione che può loro darsi ragionevolmente. Molti antiquari mancarono della prima, e molti peccarono nel più, e nel meno per la seconda. L'abate Barthélemy mi pare che accoppi ambe le parti, ma per disgrazia ha scritto poco, e quel poco che ha scritto è il principio di vasti lavori che non ha finito essendosi perso troppo nelle cose fenicie.
Anche la dissertazione del medesimo che segue la detta Memoria p. 557 letta nel 1753 sopra le medaglie arabe è ingegnosa, ed erudita. Ecco il sunto della medesima con le sue stesse parole: "Tutte le volte che si trovano delle medaglie arabe con delle figure, si può assicurare che non sono state fatte battere né dai califi, né dai musulmani rigidi: tutte le volte che si trova sopra tali monete