Nel rovescio l'Imperatore è a cavallo preceduto da una Vittoria con un trofeo, e nel campo vi è una stella: "SALUS ET GLORIA ROMANORUM". Nell'esergo "CONOB." Questo medaglione largo più di tre pollici di diametro, e del peso di 5 once, e due grossi e mezzo fu trovato sotterra vicino a Cesarea nella Cappadocia, e lo acquistò in Costantinopoli il conte Desalleurs per il Gabinetto del re. È osservabile che il rilievo delle figure arriva fino a tre linee in circa. De Boze crede che appelli alle vittorie che Giustiniano ebbe sopra i Persiani. Fin qui non conosco un pezzo di tal grandezza, che possa stimarsi antico, e possa aver tanto pregio quanto questo.
Vestendo il misantropismo altre volte spiegato in queste carte direi che il genere umano non può esser felice perché troppe insidie gli tendono le passioni, i pregiudizi, gli errori dei suoi componenti. Quando ho detto passioni, pregiudizi, errori ho detto assaissimo in tre voci. Quanto si possono circoscrivere! La storia abbastanza ne spiega la forza, e l'esperienza di chi visse alcun poco riflettendo, l'amplifica facilmente. O mi volti a oriente, o a