Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » Z 6 » [Dal 27 novembre] » p. 1068

crede che tal medaglia fosse battuta in Taranto in onore di Quinto Fabio Massimo dittatore che fu chiamato Verrucosus nel quinto consolato anno di Roma 544-545 e vuol con essa spiegare un passo di Plinio lib. XXII, 3, 4, 5 ove parlasi delle corone militari usate dai Romani. Boze propone delle giuste difficoltà, e l'amico si mostra convinto in parte, persistendo a pensare che la medaglia fosse coniata in vita di Fabio Massimo, e che a Plinio possa darsi la spiegazione da lui proposta.

Una medaglia di Tito monsieur Mahudel mostrò nel 1734 e quello ch'espose all'Accademia sopra di essa monsieur de Boze si riporta ivi p. 303 e seg. La medaglia ch'è di mezzano di bronzo ha nel diritto la testa laureata di quell'Imperatore con la leggenda "IMP. T. CAES. VESP. AUG. P. M. TR. P. COS. VIII" e nel rovescio una femmina stante con l'asta pura, e le bilance e le lettere "AERES AUGUSTA G. C." e monsieur de Boze giustificò questa lezione mostrando che "AERES" valeva "moneta", e non altro che questa Dea rappresentava quella femmina. In tal congiuntura l'Accademia esaminò l'opinione di Buonarroti che nelle medaglie del Basso Impero ove