Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » M 6 » Luglio » p. 984v

o A dì 11 detto sabato.

Tempo un poco nuvoloso nella mattina, poi buono.

L'idea dell'immortalità dell'anima è comune fra i selvaggi ancor dell'America, onde parrebbe che la pratica di negarla fosse un ritrovato di alcuni pochi, che si credono più culti degli altri. In tal caso ne saprebbe più l'ignorante, che il dotto. E che non consola l'esser col primo? Io mi raccapriccio a pensare che io potessi tutto perire, e nel sonno quando mi figuro che vado a non essere, provo un forte dispiacere. Pure ho assai da temere; pure la mia fiducia non è senza cognizione delle minaccie delle sacre pagine; pure per quanto creda che non starò a canto a Nerone, posso ben dubitare di non aver tanti meriti da stare allato, o in mezzo ai campioni del cristianesimo. Ma fra i dubbi ancora mi consola il credere che sono immortale, e che ho da dipendere da un Dio.