ø A dì 9 detto giovedì.
Pioggia dirottissima doppo il mezzogiorno, e tempo affannoso che ne promette altra. Io sono così oppresso dal caldo umido, e vaporoso di questa sera, che non ho forza per scrivere quello che averei in animo.
ø A dì 10 detto venerdì.
Ancor oggi verso le 4 è piovuto assai, ma il tempo minacciava di peggio. Ieri di nuovo fui favorito a Mezzo Monte di un poca di gragnola. Io entro assai nei sentimenti di un povero agricoltore, il quale doppo aver faticato un anno vede in un momento rovinarsi dal temporale i frutti, che sperava ritrarre da' suoi stenti, e da' suoi sudori, ed a questa considerazione mi vien da ridere, quando vedo le smanie di coloro che si dolgono di mali fattizi, ed ideali in un teatro, a un convito, e ad una conversazione. Vi è nulla di più ragionevole che il dolore di un contadino? Vi è nulla di più ridicolo delle lagrime di una bella per una moda, per un parrucchiere, per un cane?