Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » H 6 » [Dal 14 aprile] » p. 953

o A dì 16 detto. Giovedì Santo.

Tempo vario, e molto dominato dal vento.

Questo giorno è per il sacro, quello ch'è per il profano il giovedì grasso. Le donne escono fuori per girare devotamente, ed i giovani per vagheggiarle. A Napoli, e a Parigi il lusso fa i suoi sfoggi. La musica patetica delle chiese alletta gli armonici, gli assetti dei sepolcri, i più indifferenti, e la copia dei fiori quelli che amano l'innocente sensualità. Il popolo si diverte ancora nel vedere andare alle visite i sovrani, e nel cercare le mostre delle botteghe. In somma vi è gran moto nel pubblico mescolato con un'apparente pietà.

ø A dì 17 detto venerdì.

Orazione in lode del senator Rucellai. Ho letta un'orazione manoscritta in lode del senator Rucellai che ha stesa messer Gaetano Balenci ch'era Sotto Cancelliere della Giurisdizione, sua creatura, e soggetto dotato di raro talento, ed abilità. Tolti i difetti delle orazioni funebri, è bella, e scritta con bello stile. Vuol provare che il defunto ansioso, instancabile, ed anelante sempre mai si distinse nei doveri di cittadino, di ministro, e di cattolico. Per saggio si veda la pittura che si fa dell'Inquisizione. "Pervenuto appena (Rucellai) a quel