Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » H 6 » [Dal 14 aprile] » p. 952v

ø A dì 15 detto mercoledì.

Nel gran prospetto del mondo io vedo tanti punti di vista diversi che mi gettano in un pirronismo profondo. Col mio globo alle mani ripenso a quanti vissero, figurarono, e morirono; m'immagino quanti vivono, ambiscono, e morranno. E tutti costoro che sono? Uomini come me, più, o meno deboli, più o meno pregiudicati. Un bicchier di vino mi altera il giudizio. Così fa il clima, così fa una diversa educazione; un diverso modo di pensare comune inspirato dai fanatici, dai prepotenti, da coloro che fondano la loro fortuna nell'altrui debolezza, o che vogliono impiegarla a proprio vantaggio per i loro ambiziosi fini. E che cosa ho da sperare? Che cosa ho da temere? Uomo presuntuoso prendi una sfera nella destra, ed una storia universale nella sinistra; ripensa alle qualità che deve avere un dio; rivolgiti alle imperfezioni che ha l'uomo nell'Europa, nell'Asia, nell'Affrica, e nell'America e decidi poi, se ti è possibile, sopra la natura di te medesimo. Abisso d'ignoranza! Abisso di debolezza! Abisso d'incertezza!

Tempo bello.