Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » G 6 » [Dal 26 marzo] » p. 947

Galleria. Bisogna intendersi almeno delle belle arti; bisogna sapere stimare quello che vi è di stimabile per l'erudizione; e bisogna avere un certo gusto formato con studio libero da pregiudizi, e da prevenzioni. Questo è il difetto che trovo nelle persone meno ignoranti che vengono di là dai monti. Dice un francese in uno dei suddetti cataloghi che la scuola francese per confessione di tutti gli stranieri è la prima scuola di pittura. Questa sciocchezza molti sono quelli che la credono. Eppure essi hanno un'accademia in Roma, e non vi è italiano che mai sia andato in Francia a studiare la pittura. Neppure credo che vi vadano i fiamminghi. Non ostante coloro che vengono da noi prima di veder Bologna, Roma, e Napoli non ci stimano assai, e pare che osservino con della compassione le cose nostre. Lo stare intorno a costoro fa male al cuore, quanto lo stare intorno ad un ignorante. Non credo che tutte le nostre cose vagliano quanto si dice, ma credo bensì che nelle belle arti noi ci appressiamo più agli antichi, ed in conseguenza alla bella natura di ogni altra nazione, e credo perciò ch'esse debbano studiarci, non disprezzarci.

Tempo simile.