a questa nuova opinione sostenendo con molte prove la vecchia. La medaglia d'alcuni fu creduta falsa o corrotta, ma parve piuttosto che potesse essere stata riconiata da qualche Giudeo, o Romano, che avesse trovato alcuno degli antichi coni. Comunque sia il pezzo meriterebbe di esser rimesso sotto l'esame.
A p. 201 si dà il sunto della illustrazione che monsieur Baudelot fece all'Accademia di una medaglia d'oro della famiglia Cornuficia del Gabinetto di Madama che nel 1715 era stata trovata con molte altre sulle terre del duca di Modena, e si porta il disegno della medesima.
A p. 210 si dà il ristretto di quanto monsieur Galland nel 1711 disse all'Accademia sopra una medaglia greca di Corfù con le teste di Marco Antonio, e di Ottavia del gabinetto di monsieur Foucault, consimile ad una che ha inserita il Marmora nella storia di detta isola, la quale supplisce la leggenda della prima.
A p. 215 quanto espose all'Accademia il medesimo monsieur Galland nel 1712 sopra una medaglia greca di prima grandezza appartenente a Nerone, e coniata a Nicea nella Bitinia, si compendia elegantemente. Forse ancor questa era di monsieur Foucault a cui servì per illustrare il suo gabinetto il medesimo antiquario.
A p. 218 finalmente si riportano le osservazioni communicate all'Accademia nel 1716 da monsieur Mahudel sopra l'uso di alcune antiche forme