che non potevo vestirmi in Roma da prelato senza la provvisione annua di mille scudi, oltre la parte di palazzo. La carrozza che per altro corre a 4 rote, arrestò il trattato, poiché Sua Santità voleva che quella di monsignor Sagrista fosse anche a me comune, nel che e questi, ed io vedessimo gran difficoltà, mentre nell'istesso tempo e quello, ed io più fiate saressimo astretti andare in diversi luoghi. Onde io pretesi 1.000 scudi, computando fra essi la spesa della carrozza, che in Roma si calcola 300 scudi. Pregai però Sua Santità a lasciarmi fra i miei libri, senza impormi carica di prelatura, ch'era per intorbidare la quiete necessaria alli miei studi. Sua Beatitudine, con tacciarmi di ostinato a non voler servire i Papi, mi lasciò in Firenze. Io ho 60 anni e con 500 piastre annue da Sua Altezza, con 50 scudi di livello e 24 di vestiario, che sono 574 scudi da frate, sto qui da Papa, e posso spendere per le stampe de' libri, de' quali l'ultimo De Epochis mi costa sopra 550 scudi, per li disegni, e intagli di medaglie, per la carta fatta venire da Venezia ecc. In Roma li 1.000 scudi andavano nel mantenere la servitù e la carrozza, col lavorare al sottile. Così non ho voluto accettare l'impiego, che col titolo