Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » Y 5 » p. 874

Y 5

Y 5

[Dal 26 Novembre]

A dì 26 detto mercoledì.

In queste Efemeridi vi sono molte repetizioni. Vi devono essere avendo io poca memoria, ed avendo scelto di scriver troppo. Ma le repetizioni sono anche capaci di mostrarmi quello che fui in diversi giorni, e in diverse circostanze, e di far comprendere i diversi gradi d'impressione che hanno fatto in me le stesse idee, ed i medesimi pensieri. Ogni giorno non possiamo pensare diversamente, perché abbiamo una mente finita, e gli oggetti che si presentano a noi stando nel medesimo luogo non possono essere sempre nuovi, e sempre vari. Scrivendo anche di noi stessi è sicuro che noi ci somigliamo di continovo, e che siamo finiti, cosa che non ammette variazione d'immagini all'infinito.

Abate Perini. Il mentovato abate Perini mi ha letto stasera il primo canto del poemetto di Elvezio Sopra la felicità, tradotto in verso sciolto italiano. Ha già terminato anche il secondo ed il terzo e conta di proseguire il rimanente. Sento che questo medesimo l'abbia fatto un Borgognini di Siena, ma poco bene, e che il poema sia già alla luce.

Tempo freddo, ma molto bello.