Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » V 5 » Novembre » p. 860v

Ma perché non spiegano i soggetti dei quadri che si acquistavano, così pochissimo si viene da esse lettere in cognizione identicamente di quali possano essere per riconoscergli. Quel poco che c'insegnano l'ho notato nella mia lettera. Ci dicono per altro che il Granduca principe si serviva del Cassana per accomodare ancora dei quadri, che sotto del medesimo manteneva a studiare un Sacconi (credo Carlo), il quale era flemmatico, che fece lavorare un certo Carlo Fiumani, morto nel 1710, di cui parla Antonio Zanetti nel suo libro della pittura veneziana, p. ..., che il quadro del Parmigiano della "Madama del collo lungo"

arrivò al principe un poco guasto da gocce d'acqua nei panni, che Ferdinando ebbe la copia del quadro di San Girolamo del Coreggio in Parma nel 1699, non fatta dal Vanni, come si credeva, ma dal Baroccio, con gran gusto, il quale aveva corretto qualche cosa di disegno, ed aveva date nella gamba di detto santo alcune pennellate, che nell'originale furono portate via da un frate francese che lo lavò ecc. Tutte queste lettere sono scritte con famigliarità, e cortesia, ma credo che ne possino mancare. Il Farsetti in principio vi ha posta una lettera al conte Carrara con delle notizie relative al Cassana, che nacque nel 1659 e morì nel 1713 in circa.