Esse si vorrebbero pubblicare dal medesimo signor Armano in una continovazione delle suddette Lettere pittoriche a cui vi è chi pensa come dissi, e per la quale io procurerò che mi sia permesso di darne alcune dell'archivio della Galleria. Le suddette faranno onore al principe, e lo mostreranno appassionato assaissimo per la pittura, e intelligente. Meglio s'intenderebbero se si ritrovassero le proposte del Cassana di cui farò ricerca nella Segreteria Vecchia.
A dì 6 detto giovedì. ø
Segue il bel tempo, ed il tempo delizioso.
Il mio stile è assai negligente, e benché sia accademico della Crusca non mi picco di scrivere purgato. Per farlo sarebbe bisognato che io avessi studiati i classici volgari, e la grammatica più di quello che ho fatto, e che fossi paziente nello scrivere. Ma l'estro mi trasporta, non tengo a mente le regole, e mi lascio condurre dalla pratica di parlare la mia lingua, perché in essa ho dal nascere cominciato a spiegare i miei sentimenti. Siccome sono mediocre in tutto, così lo sono ancora nella lingua, e nello stile, che il più spesso io medesimo lo ritrovo non solo scorretto, m'anche freddo.