Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » S 5 » Ottobre » p. 849v

e chi non può provare il gusto del vino, se non ubriacandosi, è un brutale. A sorsi a sorsi conviene assaporare i piaceri, e questo può riuscire nella vita quieta. Ma siccome il liquore più saporito alla lunga genera nausea, così i piaceri più delicati alla lunga producono noia, perché non siamo fatti per esser felici, o la felicità non è un sentimento che si sostenga se non allato al dolore, o all'inquietudine. Le scosse della vita in azione sono appunto quelle che riaccostano i piaceri ai dolori, e che gl'intrecciano. La vita quieta, e solitaria ha tutto delicatamente, ma in minor dose i dolori.

Tempo piovoso nella notte, turbato nella mattina, poi sereno.

A dì 17 detto venerdì. o

Tempo un poco turbato.

Ho pranzato con vari amici dal signor Filippo Neri piacevolmente.

Si è introdotto di fare dei confetti con delle cartuccie interne che contengono, o dei motti, o delle lettere amorose, o altri segreti.

Questo ingegnoso ritrovato inganna la più attenta vigilanza, e presta un modo facile di communicare in mille occasioni le più nascoste cose con sicurezza. Quanto è fertile l'ingegno umano! Quanto è curioso l'osservare, ed il tener conto di tutt'i suoi passi?