Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » S 5 » [Dal 23 Settembre] » p. 844

in materie che non sono di mia sfera, e mi avvicino troppo a strepitose questioni teologiche, e metafisiche che m'impietrano.

A dì 28 detto domenica. o

Tempo assai bello, e tiepido.

Se la vita degli uomini fosse più lunga, più stabili sarebbero le cose del mondo. La continova successione d'uomini perpetua la variazione, venendo sempre dietro a quelli che hanno fatta una cosa chi pensa diversamente e pone suo impegno nel tentativo di alterarla. Rivengono le cose medesime, ma modificate con varietà, onde nel continovo circolo sempre apparisca qualche cosa di nuovo. La brevità della vita imprime in tutto un continovo urto, e contrasto, perché sempre sono assieme giovani, e vecchi che non pensano al modo stesso. Sebbene potrebbe anche essere che gli uomini non amando mai di riposarsi, quando ancora avessero lunghi giorni, stessero sempre dietro a mutare, e rimpastare le cose fatte.

A dì 29 detto lunedì. o

Tempo simile.

Il saper scriver bene delle lettere è un'inclinazione come tutte le altre. Io non lo so fare a meno che non sia in estro. Generalmente amo assai poco di scriver lettere, e mi segue di dover rispondere quando non ne ho voglia. Sono molto attento di non lasciar correre cose di cui mi abbia a pentire, e questa diligenza getta della