Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » P 5 » Riproduzione anastatica foglio a stampa con ordinanza » p. 821v

A dì 31 detto giovedì. o

Tempo buono, e caldo.

Io sarei, e sono poco portato ai dettagli domestici, e volentieri mi riposerei su qualche persona abile e fidata. Ma le mie circostanze hanno sempre voluto che da me stesso deva pensare a me, ed alle cose mie, e non ho conosciuto di avere chi potesse interessarsi fedelmente per me, quantunque abbia avuta la sorte di tenere appresso persone di buon carattere. Non so stimare una certa minutezza se non per provvedere che basti quel poco che ho, e senza consumarmi quello che ho ricevuto da' miei. Se sapessi il tempo della mia morte vorrei che poco di più mi fosse trovato, giacché è cosa tanto stolta il pensare ai futuri, che con l'esperienza trovo tanto diversi dai presenti. Se valesse la pena citerei cento, e cento eredi, i quali tanto poco somigliano ai loro autori, quanto poco somiglia la scimmia all'elefante. E poi a chi ama le lettere che miseria è il perdersi dietro ad un vile interesse! Il bisogno è un gran male, ma quello che si soffre per scansarlo è un male poco minore. Forse la mia maniera di condurmi mi fa credere avaro, ma i miei scartafacci mostrano che io non spendo, perché non ho.