Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » O 5 » [Dal 3 Luglio] » p. 817v

e nell'essermi venute alla memoria le insipide puerilità di questo Pontefice, il quale si divertiva a fare degli scherzi un poco gravi ai prelati che aveva intorno dimenticando la sua dignità, ed il suo carattere. Anche l'estrema diffidenza che aveva non gli stava bene. Ma io non gli voglio far la satira, e lascio agli ex-Gesuiti questa soddisfazione. Per altro non sono ancor persuaso che sieno sue tutte le lettere che come sue si sono date fuori, e si sono volute difendere come tali.

A dì 19 detto sabato. o

Segue il tempo medesimo e già è delizioso il passeggio della sera.

Vittorio Amedeo è l'Enrico IV, il Federigo della Savoia. Senza veruna istruzione era uomo di gran talento. Si era fatto amare dal popolo all'estremo e temere dai grandi, ed aveva fondata la grandezza della sua famiglia. Non gli rinfacciavano altro vizio che quello di troppa debolezza per i piaceri femminili. Ma in ultimo addicò il regno.

Anche Carlo V commesse il medesimo sbaglio. Cosa dunque sono gli eroi? Cos'è la grandezza reale se quei medesimi che con più gloria l'hanno sostenuta se ne sono mostrati sazi e annoiati?