Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » O 5 » [Dal 3 Luglio] » p. 811

meno di Tiziano.

A dì 6 detto domenica. o

Parapilla, poemetto francese. Farà parlare, e sarà sempre ricercato un poemetto francese uscito poco fa in luce con la finta data di Londra intitolato Parapilla. È, dicesi, cavato dalla novella dell'angelo Gabriello del Libro del perché, che è un libro che non conosco, né ho mai veduto, benché sappia essere assai ricercato di là dai monti, dinde mi è stato più volte chiesto. Or questo Parapilla

(o piuttosto Parapiglia), è un priapo nato in un campo ad un fiorentino di nome Rodrigo per opera dell'angelo suddetto, il quale al primo atto di ammirazione delle femmine va dove loro più cale. Egli fu venduto ad una vedova Capponi, passò poi in diverse mani, finalmente doppo essere arrivato a quelle di Lucrezia, figlia di Alessandro VI, ottenne di andare in cielo. La poesia è scritta con quella decenza che si poteva, con molto spirito, e leggerezza. Nelle Novelle Letterarie de' Due-Ponti dell'anno corrente, num. 45, se ne trova l'estratto. Ella è divisa in cinque atti. Gli uomini severi la biasimeranno, ma essi danno poca legge ai giovani di brio, e certe materie sono sempre, ed ovunque applaudite anche più del bisogno perché gli uomini severi sono sempre i meno.

Tempo buono.