Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » N 5 » [Dal 9 Giugno] » p. 807

A dì 27 detto venerdì. o

Tempo buono, ma non caldo.

Giovanni Antonio Armano. Ho presa conoscenza con un bel giovane veneziano per nome Giovanni Antonio Armano,

il quale è gran dilettante di pitture, e di stampe delle quali va in cerca con ansietà. Non so chi sia, ma credo che compri anche per il conte Durazzo, ministro della corte di Vienna a quella Repubblica, il quale va formando una storia della pittura, e dell'intaglio per completare, e correggere l'Abecedario pittorico, libro assai mancante. Con questo giovane mi sono persuaso che per chi vuole applicare allo studio della pittura istoricamente è indispensabile far ricerca di stampe. Queste scoprono l'autore di molti quadri, conservano quelli che son periti, fanno conoscere quelli che non si possono vedere, palesano il destino di molti di essi, indicano le frodi, ed i furti dei pittori, e servono anche a far distinguere non poco le maniere loro. Tutto questo è indipendente dal gusto intrinseco per le stampe, ma poche ne abbiamo qua. La più celebre raccolta d'Italia è quella del principe Corsini a Roma. Il suddetto mi diceva poi che l'avanzo della raccolta dei disegni del Vasari è posseduta a Venezia dal Zannetti doppo essere stata del conte di Arundel. Ho troppi oggetti necessari alle mani, e troppa età per potermi fissare a qualche cosa in preferenza di altre.