ordine. Non sono in stato di fare un estratto di questo libro perché non sarebbe altro che un indice di notizie staccate. L'autore ha avuto in animo d'illustrare i classici, e di correggergli col mezzo delle antichità figurate, e vi è riuscito mirabilmente. Per altro non tutte le spiegazioni che dà dei suoi marmi, delle sue gemme ecc. mi persuadono, e molte volte sono passati in silenzio molti pezzi di questi suoi monumenti. Le sue congetture sono ingegnose, ma spesso un poco forzate, e ideali, sempre però appoggiate ad una grande erudizione, e guidate da un occhio fine, ed attento esploratore di tutte le più piccole cose. Alle spiegazioni va unito un Trattato dell'arte del disegno degli antichi popoli ch'è come un ristretto della Storia dell'arte del medesimo Winckelmann, uscita poco prima in luce. Egli si lamenta della traduzione che dell'originale tedesco v'era stata fatta in francese, onde si può contare di trovar qui esposte più giustamente le sue idee. Non vi è un più appassionato, e sagace amatore delle belle arti del nostro infelice antiquario, ed amerei di vedere fatta nostra la nuova edizione di questa medesima opera, uscita in luce l'anno scorso a Vienna in un grosso tomo in 4°, pure in tedesco.
Vi saranno confermati i suoi sentimenti con nuove prove.