Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » N 5 » [Dal 9 Giugno] » p. 801

condotta giacché si ravuolge sulla gelosia del consorte di detta regina, che da privata amava un altro, che seppe mantenersi virtuosa fra i tumulti della passione, e che sacrificato alla vendetta del padre di lei, ed alla credulità dello sposo il suo amante si uccide per conservarsi innocente, diffidando di poter stringere senza errore fra le braccia colui che troppo leggermente aveva diffidato della di lei virtù, ed ingiustamente aveva punito un sospetto, sceneggiata con naturalezza, scritta assai bene, ed in sostanza tale da fare onore al suo autore. Egli è un giovane cavaliere di 23 anni in circa, che per il paese aveva pochissimo concetto, giacché mostrava poco talento, e di nutrire solo la sua bellezza con tutte quelle frivole affettazioni che usano i giovani di oggigiorno

Vi è chi sospetta che non sia sua, ma mi parrebbe troppa temerità, e troppo rischio ch'egli pretendesse di rivestirsi delle altrui spoglie. Si è saputo in questa congiuntura ch'egli ha della facilità per la poesia, e del genio per la comica spiegato fino da ragazzo. Ardisco dire che gli autori più celebri non hanno meglio cominciato la loro carriera. Forse sotto gli occhi potrà un poco scomparire questo componimento, ma sempre resterà cosa molto superiore all'espettativa