Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » L 5 » [Dal 3 Maggio] » p. 790

sedicesimo un Trattato della conoscenza delle pitture di Giulio Mancini, medico, e letterato senese,

che racchiude molte notizie relative a quest'arte correggendo spesso il Lomazzo, ed il Vasari, e supplendo alle mancanze del secondo. Se avesse conosciuto questo manoscritto monsignor Bottari, lo averebbe molto aiutato per arricchire le sue annotazioni. Il codice XXVI ha tre discorsi di Ascanio Cittadini scritti intorno l'anno 1587 al Granduca Ferdinando I, nei quali si mette in vista come agevolmente si poteva rendere più fertile di quel ch'era la Maremma senese. Il codice LXVIII contiene memorie dello spedale di Santa Maria Nuova compilate nel 1486 da Giovanni di Francesco di Neri Cecchi, notaio ecc. Il catalogo dei manoscritti greci si promette che verrà in luce compilato dal padre Giovanni Luigi Mingarelli.

A dì 16 detto venerdì. o

Tempo turbato con dirotta pioggia nel giorno, e nella sera.

Cardinale Bembo, suo aneddoto. Nel divisato catalogo (p. 107) trovo un aneddoto curioso, ed è che il celebre cardinal Bembo portava un soverchio amore ai serpenti, amava di averne appresso di sé, e provava sommo rincrescimento qualora ne trovava dei morti. Giorgio della Torre, Prefetto dell'Orto pubblico di Padova, che narra ciò in una lettera al canonico Luigi Sagredo, conchiude: "Hi igitur anguinei amoris illecebris irretiri passus est vir eruditissimus, ut mortalitatis