Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » H 5 » Aprile » p. 774vb

degli Studi di Sua Altezza Reale l'Infante don Gabriello. Madrid, 1772, in foglio.

Questa dissertazione va dietro alla traduzione spagnuola di Sallustio impressa a Madrid da Giovacchino Ibarra e fatta da detto infante. Oltre l'iscrizione di Malta in fenicio, che hanno tentato di spiegare l'abate Barthélemy e Swinthon, l'autore interpetra molte medaglie di Sidone, di Palermo, di Cartagine, di Cossyra, della Mauritania, della Numidia, di Abdera di Canaca, di Cadis ecc., e somministra dei buoni lumi per intenderle, per quanto sia egualmente difficile ciò che il decifrare l'etrusco. La medaglia di Sidone è quella stessa che ha pubblicata Pellerin, Recueil, t. III, tavola 119, num. 25, nella quale l'abate Bayer legge: "Sydoniorum (numisma) / Collectio magna / In aerarium Tyri"; ma due altre quasi simili ne ha vedute nei gabinetti degli infanti e sopra una di esse credo che abbia formata la sua spiegazione. Anche di una medaglia di Cartagine egli parla, simile al medaglione dato dallo stesso Pellerin, loc. cit., t. II, tavola 88, num. 6, non consistendo la differenza se non che in quella il cavallo non è alato. Ne corregge anche un'altra della medesima città, in cui Pellerin, cit., t. III, tavola 88, num. 9, p. 22, ha letto "Arisio ecc.", e nel rovescio "Veneris Kar.", dicendo che vi sta scritto, se non ne dà una diversa, "Aristo ecc." e "Ven. col. Kar." (Veneris (templum) colonia Chartago). In fine,