non poteva non dispiacere a Roma, alla quale in questa occasione si dicono con zelo delle verità austere alla giansenistica. Ma questi sono inutili sforzi di debolezza.
Tempo un poco turbato e molto rigido.
A dì 8 detto martedì. o
Tempo bello, ma la brinata èri, e più stamane ha fatto molto danno ai mori, alle viti, e alle fave nei luoghi più bassi.
Medaglie del conte di Pembrock. Ho fra le mani il catalogo pembrochiano ch'è un grosso volume di tavole senza verun discorso.
Eccone il titolo Numismata antiqua in tres partes divisa. Collegit olim et aeri incidi vivens curavit Thomas Pembrochiae et Montis Gomerici comes. Proelo demum mandabantur anno Domini MDCCXLVI, in folio. Io ne darò un ragguaglio esatto. Questo esemplare fu del dottor Cocchi, ed ora è in possesso dell'abate Giovanni Battista Seratti. Da quest'opera il medesimo Cocchi credo che prendesse l'idea di certi lavori intrapresi sopra le medaglie del Real Gabinetto, e certe distribuzioni immaginate da esso. In sostanza la prima parte contiene tavole 38 di medaglie d'oro col loro peso, e sono da 375 salvo, principiando da quelle dei re, poi dei popoli, e città, in seguito delle famiglie, e finalmente degli Imperatori romani. Per altro la distribuzione non è ben regolare, e sovente non si accennano le città alle quali appartengono. Vi sono ancora delle medaglie che passano per false per quanto ho veduto.