Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume V (1777)

Volume Quinto » Diario » F 5 » [Dal 19 Febbraio] » p. 758

più di quello che desidero, e spero adesso. Passato questo periodo non ho più avuta noia, ed ora specialmente che mi occupo in cose tutte di mio genio, mi maraviglio come una persona ragionevole si possa annoiare, e non sappia fuggire questo male. Pare verisimilmente che abbia qualche radice fisica, e che cooperi alla medesima lo stato della nostra macchina, tanto più che vedo i vecchi annoiarsi meno dei giovani, e le donne ancor più degli uomini. Ma io ho già scritto su questa infermità, e benché potessi fare delle variazioni alla mia memoria, non ostante a voler dire qualche cosa sulla medesima materia non si potrebbe variare in meglio il sentimento che sostenni, se pur non m'inganno.

A dì 26 detto mercoledì. o

Tempo assai bello, avendo il tramontano ripulito il cielo, e rasciugata l'aria.

Col crescer degli anni scema l'intensità dell'amicizia. È difficile che due amici nel mondo non si urtino, o non s'incrocino nel loro cammino. È difficile che restino scambievolmente sinceri. È difficile che abbiano tutt'i vicendevoli riguardi che credono di poter esigere. È difficile... Queste verità sono mortificanti. Quanto sarebbe meglio che due anime che si sono amate si amassero sempre! Ma questo non succede neppure fra i due