A dì 23 detto lunedì. ø
Nuovi dialoghi dei morti, in francese. Leggo un libretto stampato l'anno scorso a Bouillon, in 8°, intitolato Nouveaux dialogues des morts recueillis de divers journaux et choisis avec soin. Sono da quaranta dialoghi sul gusto de' miei, a riserva dell'ultimo fra il duca di Bourgogna e l'abate di Fénelon ch'è come un piccolo trattato delle diverse sorte di governo. Gli altri sono per lo più gustosi, succinti, vibrati. Or mai la moda dei dialoghi dei morti è troppo sparsa sicché non bisogna che pensi altrimenti accrescere i miei, e già i medesimi hanno avuto bastante nome, quando sono stati posti all'Index. Del resto persisto in credere che questo genere di composizione sia adattissimo a dire delle cose buone, e a dirle con vivacità, e spirito, a far il processo al genere umano, ad analizzare la storia, a dipingere i veri caratteri di coloro che hanno un gran nome. In bocca dei morti molte verità non sono pungenti, e sono giustificate. Fra questi vi è di ogni genere di persone, e si possono verisimilmente accostare assieme facendole parlare con sincerità, e confidenza.
Tempo fosco, nebbioso, ed umido.