Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume IV (1776)

Volume Quarto » Diario » S 4 » [Dal 10 Novembre] » p. 698

A dì 21 detto giovedì. ø

Tempo bello, e tiepido.

Io mi trovo sempre scontento di quella memoria mercé della quale molti sono, senza scienza, passati per grand'uomini. La debolezza di questa facoltà mi ha fatto perdere la facilità di imparare le lingue, e la soddisfazione di aver presenti le notizie le quali ho acquistate nelle mie lunghe, e continovate letture. Per stare in compagnia bisogna aver della memoria, e non possiamo darci a scrivere senza questo dono, altrimenti la fatica, è doppia, e l'opera diviene stentata. È vero che non ho saputo coltivare questa facoltà, e che il genio di abbracciare molto con ardore ha prodotto che nella testa si ammassino come in un magazzino molte cose, le quali non sono digerite in forma da presentarsi bene alle occorrenze. Non ostante anche con questo difetto, maggior memoria mi averebbe arrecato grand'utile. Ora non posso più lusingarmi di vantaggiarla.