A dì 24 detto mercoledì. o
Tempo chiaro, ma verso la sera si è turbato, ed umido.
Non mi pare che il teatro mi diverta molto, ma confesso che in alcuni anni vi sono stato anche peggio. Sono adunque le circostanze che producono i piaceri, o che gli fanno più, o meno vivi. La musica, e lo spettacolo non è capace di occuparmi tutta una sera, onde ho bisogno o di avervi qualche altro interesse, o di trovarvi qualche amico, o amica, onde baloccarmi nel dialogo. Le amiche, e gli amici si perdono, sicché anche il teatro converrà che lo lasci, non per difetto proprio, ma per difetto inerente in me. L'invecchiare porta sugli oggetti una patina nuova, e rido già di come gli vedono quelli che sono più avanzati di me. Io spero che non gli vedrò come loro, perché ho imparato a conoscere il ridicolo dei giudizi dei vecchi, dei mal sani ecc. ecc., ma non ostante mi terrò lontano da molti che più non solleticheranno, o titileranno i miei sentimenti, senza condannare quelli che troveranno il divertimento che io averò perduto.
A dì 25 detto giovedì. ø
Tempo sereno, e freddo.