Roberto d'Arbrisselle fondatore dell'ordine di Fontevraut è accusato in due lettere scritte a lui e pubblicata una nel 1610 dal padre Sirmond e l'altra nel 1683 da Natale Alessandro, la prima da Goffredo abate de Vendome cardinale del titolo di Santa Prisca e la seconda da Martodo vescovo di Rennes di dormire con delle religiose, secondo quello che portava la fama, per mortificare la carne, ed è avvertito di lasciar questa pratica pericolosa. Il padre Teofilo Raynaud nel suo trattato latino Della frequenza rara dell'altro sesso narrando la cosa medesima cita Guglielmo abate di San Teodorico. Ma Roberto è stato difeso dal padre de la Mainferme che nel 1682 pubblicò Dissertatio in epistolam contra Robertum de Arbrissello ecc. confictam Roscelino heretico, riprodotta a Parigi nel 1684, in 8°, col titolo Clypeus nascentis Fontebraldensis ordinis contra priscos et novos eius calumniatores, t. I, ecc., di cui Bayle dà l'estratto nelle Novelle della Repubblica delle Lettere d'aprile 1686, art. II. Di ciò parla per altro più ampiamente nel Dizionario all'art. Fontevard, ove riporta anche il giudizio di un'altra apologia indirizzata a lui medesimo dal padre Sorci la quale fu impressa a Anversa nel 1701. A proposito poi della lettera del cardinale di Santa Prisca avvertirò esser vero come suppose il Munagio (Ved. la remarque P) che la medesima esista nel codice delle lettere di detto cardinale ch'era già in Santa Croce, e che ora esiste in San Lorenzo (codice VI) del quale dà ragguaglio il canonico Bandini nel suo catalogo, t. IV, dei latini, p. 649 e seg., e che detta lettera è ivi alla p. 92 ed averlo notato avanti il Mabillon, t. I, Museo italico, edizione seconda, p. 162.