Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume III (1775)

Volume Terzo » Diario » S 3 » [Dal 30 Agosto] » p. 512v

certa continenza che faceva ch'ei non passassero dalle cose da loro credute lecite alle illecite, il che suol essere l'impegno delle persone filosofiche come erano i chierici, e le vergini consacrate. Quindi s'introdusse come ragionevole, e da lor creduta innocente l'usanza del coabitare, ed anco del dormire insieme senza mai arrivare all'ultime linee amorose. Onde il loro amore era chiamato fraterno, professando essi di tenersi lontani dagli ufizi coniugali, e per distinguergli dai veri fratelli, e sorelle erano chiamati fratelli estranei, o sorelle estranee da quei legislatori, che vietavano simili maniere di convivere, vocaboli soggiungo io, i quali tutta via si usano dai direttori verso le loro penitenti nei dolci colloqui. Il divisato riscaldamento dell'anima è ciò che condusse l'autore dell'Ermippo redivivo a proporre come rimedio per la longevità la coabitazione con giovani donne.