Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » S 2 » [Dal 15 Settembre] » p. 332

larghezza, sobrio m'agiato, economo ma non indecente. Di detti debiti un terzo è mio, e fatto in casi di necessità non per motivi di lusso, e di dissipazione, gli altri due terzi gli ho ereditati, ma cadono tutta via sul mio patrimonio, onde mi sono a peso. Forse una persona di altro carattere averebbe saputo regolarsi meglio, e ponendosi in diverso treno averebbe sistemate le cose sue, averebbe brigato di guadagnar più, averebbe ottenuto d'inalzarsi come diversi miei coetanei hanno saputo fare, averebbe... Ma io sono sprovvisto di certe doti, so risparmiare sopra di me, ma non so l'arte di arricchire, vivo giorno per giorno, mi conduco con delle regole triviali, ma non so aprirmi l'adito alla fortuna, onde inchiodato in una qualche volta scomoda mediocrità, strascino come posso la vita per lasciare alla mia morte una riprova della mia passata condotta, giacché sono stimato più ricco di quello che sia veramente. Dio voglia che nell'invecchiare non abbia a trovarmi peggio. Non mi pare di averlo a credere, ma gli accidenti della sorte sono più strani di quello che possano immaginarsi.