Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » R 2 » [Dal 5 Settembre] » p. 321v

canonico Bandini facendoli perdere alcune esenzioni insieme con altri che aveva avute dall'Imperatore e che di poi ha riacquistate. Monsignor Fabbroni credette adunque che le addotte parole fossero state lanciate malignamente contro di lui, onde fece un ricorso a Sua Altezza Reale, dal che ne venne che il canonico Bandini avesse per ordine sovrano dal senator Giulio Rucellai una sgridata, e che ai Novellisti fosse dettata una protesta che si legge alla fine della Novella di num. XL di detto anno, che poteva sicuramente essere concepita con più riguardo per essi. Vero è però che il canonico Bandini nelle predette parole alluse a cose più antiche, e seguitò quello che in data del dì 21 marzo 1771 gli scriveva l'abate Francesco Cecchi al servizio di monsignor Inghirami, vescovo di Arezzo, spiegandoli il fine della prefazione che si trova nel t. X, parte II della ristampa delle opere del proposto Muratori che si dava in luce in detta città dal Bellotti, come da una copia di articolo della medesima lettera si riscontra. Ma perché il canonico Bandini non aveva in pronto questa lettera per giustificarsi,