dovette soffrire la mortificazione senza potersi difendere. Di lì a pochi mesi ritrovò il canonico Bandini questa lettera, stese una memoria, e la presentò al sovrano per scancellarli le impressioni che potevano aver fatte le lagnanze di monsignor Fabbroni. In tanto questi fece uscire contro di lui, e contro i Novellisti un libretto anonimo alla macchia, in 8°, col titolo di Passatempo autunnale o lettere di un amico ad un amico,
pieno di disprezzi, e d'ingiurie per ribattere le critiche fatte alla suddetta decade. I Novellisti tacquero filosoficamente e modestamente per osservare quanto avevano promesso nelle Novelle del 1770, col. 115. Nel 1773 monsignor Fabbroni pubblicò in Firenze un volume di lettere inedite di uomini illustri: io le annunziai alla col. 769 e seg. delle Novelle di detto anno; aiutato dal senator cavalier Giovanni Battista Nelli rilevai alcuni piccoli sbagli; e (col. 785) trassi fuori una lettera concernente la prigionia del Galileo, che non poteva piacere a Roma, e che fece discorrere. Nel Giornale Pisano,