A dì 14 detto giovedì. o
Tempo bello nella mattina, turbato nel giorno.
Quanto più si cerca di ordinare le cose, tanto più sono in confusione, ed in disordine. Pare che tutto tenda a mescolarsi, ed oscurarsi, e che gli uomini sieno fatti appunto per disboscare, e ridurre le cose all'ordine. Dunque la natura lasciata a se stessa sarebbe un orrore, un cahos? Dunque gli uomini sciolti, ed independenti viverebbero tutti animalescamente, e sregolatamente? L'Affrica, e l'America ci devono dire ciò che sarebbe senza cultura la natura, e l'uomo. Queste considerazioni gettano un nuovo buio sopra questo ente per eccellenza, sopra questa forza vivificante la materia. Da una parte la virtù è severa, dall'altra il vizio pieghevole, insinuante. Pure questo nuoce alle cose, quella le conserva, sia ancora che resti dubbio sopra i nomi delle azioni, ed il rango loro. E dove troveremo le traccie della verità? Avvezziamoci ad umiliarci, e a non intendere. Ma che faremo adunque? Qual filosofia seguiremo?