A dì 14 detto sabato. o
Tempo bello.
Pinacotheca di Giovanni Vincenzio Rossi. Provo rincrescimento a non essermi risoluto prima d'ora a leggere la celebre Pinacotheca di Giano Nicio Eritreo romano (Giovanni Vincenzio Rossi). Ella è curiosa e scritta con eleganza, e per quanto possa contenere degli anecdoti rigorosamente non veri in tutto, non ostante dipinge sì spesso i caratteri che vengono in mostra con tanta proprietà, e verisimiglianza, che paiono genuini, tanto più che l'autore si dichiara di avervi inserito "qui mihi, vel amicitia coniuncti, vel auditione et fama noti fuere" (Prefazione). È sparsa di satire, e di vizi, ma chi scrive le vite degli uomini ha per disgrazia molto da biasimare, poco da lodare. Che dovremmo far noi se prendessimo l'impegno di scrivere di coloro i quali abbiamo conosciuti? Quante poche virtù fra molti difetti scorghiamo nei nostri coetanei! In somma questa lettura mi diverte assaissimo, e m'istruisce non essendo mai sazio di studiare gli uomini.