Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » H 2 » Maggio » p. 262v

trattenere, e divertire un'accademia, e ricorrendo a cose mille volte ricantate, la noia degli uditori, ed il proprio dileggiamento vanno ad incontrare. I tedeschi sono forse più ricchi di noi negli argomenti, ma l'inamenità del loro carattere fa spesso che ridicole, rozze, poco leggibili rendano le loro dissertazioni. Questo difetto non si trova nei francesi, onde le memorie delle loro accademie sono piene di vivacità, ed elegantemente distese. Ma quante volte sacrificano il vero al verisimile, ed al loro riscaldamento! Quante volte sfiorano il soggetto lasciando indietro infinite cose! Quante volte tessono di parole i loro ragionamenti per risparmiarsi l'incomodo delle penose ricerche? Noi italiani potremmo distinguerci se non vestissimo troppo l'aria oltramontana, e se oggigiorno non odiassimo la fatica pertinace, severa, fredda, ma volendo profittare dei lavori dei trapassati cercassimo di avanzarci di passo in passo dietro le loro pedate nei piacevoli studi delle lettere, quando a più severe applicazioni non ci chiamasse il nostro dovere, o il nostro genio.

Tempo sereno, ma che ha fatta burrasca a levante, e che ci ha data piccola spruzzata.