Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » F 2 » [Dal 28 Marzo] » p. 239v

A dì 28 detto lunedì. o

"Naturae sequitur semina quisque suae" (Properzio, lib. III): riflettiamo ancora col più volte addotto poeta. Io lo provo assai in me, io lo vedo negli altri, gridino quanto vogliono alcuni dottori, sostenga quanto può l'Elvezio che tutto devesi all'educazione.

Tempo turbato assai con della pioggia verso l'ora di pranzo.

A dì 29 detto martedì. ø

Io averei delle idee, le quali non sembrerebbero troppo convenienti a questo tempo. Per altro sarebbero esperienze per conoscere il genere umano per mezzo dei suoi individui, e per scandagliare nel suo fisico, e nel suo morale la sua natura. Aspettiamo se altra volta crederò più fattibile il notarle. Vero è che non si studia bastantemente l'uomo, mentre essendo un ente misto è un campo ampissimo a specularsi, ma bisogna farlo con finezza in tutti gli aspetti, ed in tutte le circostanze, e mai saranno troppe le osservazioni che s'intavoleranno sull'esperienza dei suoi moti naturali, e spontanei.

Il tempo è assai migliorato con essersi sollevato del vento.